Il problema del “governo non eletto dal popolo” non è l’ignoranza del popolo bue. Ma, molto semplicemente, che il popolo bue ha votato per anni con una legge assurda, iper-maggioritaria (o più correttamente, dotata di un iper-premio di maggioranza poi giudicato – un filo troppo tardi – incostituzionale). Una legge che nelle intenzioni originali voleva garantire, difatti, “governi eletti dal popolo”.
Questa era la vulgata di Berlusconi e di Calderoli e del Porcellum, una vulgata poi diventata più aspra ai tempi di Monti, il cui governo davvero non era stato eletto da nessuno ma imposto da divinità alte, altre. La vulgata è stata poi usata anche più volte nella fase iniziale de IRRENZI, prima che lo stesso cambiasse idea e salutasse Enrico Letta con ormai proverbiale nonchalance, durante una notevole direzione del Pd.
Ora, i governi Letta, Renzi e Gentiloni sono legittimi e quello che vi pare – “italiani capre ah ah ah” – ma nessuno – NESSUNO – ha votato nel lontano Febbraio 2013 per questa opzione politica, cioè un governo lib-dem con matrice cattolica, diciamo. A quelle elezioni infatti erano presenti un’alternativa di sinistra giustizialista, una socialdemocratica annacquata, una liberista moderata, una conservatrice “liberale”, una di destra sociale, e una vaffanculotuttiacasa.
Fingere, con una certa qual misura di gnegneismo, che il problema sia la conoscenza della Costituzione – che SICURAMENTE la gran parte degli italiani non conosce nei suoi specifici funzionamenti parlamentari, ma questo è un altro discorso – vuol dire non rendersi conto che:
1) se dai ai cittadini una legge elettorale con un premio assurdo, allora poi giustamente i cittadini vogliono che quel premio funzioni;
2) non si può vivere di compromessi al ribasso per anni, per sempre;
3) il problema è prettamente POLITICO, di dirigenti che neanche ci provano a evitare l’inciucetto, e non di ingegneria elettorale/costituzionale.
Ricordiamoci – cioè si ricordi, chi farà la legge elettorale – di tutto questo quando avremo un nuovo sistema, a breve. Ma soprattutto quando andremo a nuove elezioni, sperando che anche queste arrivino nel più breve tempo possibile. Altrimenti aridatece il proporzionale e ciaone, basta che ce lo dite così la sera del voto andiamo a dormire o vediamo di perdere i sensi in maniera più simpatica.