Comunque, se bisogna proprio scegliere un cattivo, almeno D’Alema ha il fascino dell’astrazione e del macchinare ragionato, è un’intelligenza di prim’ordine animata da un qualcosa di oscuro. Anche semplicemente un rimpianto o una delusione del tutto personale.
È elegante, colto, dal fine scrivere e parlare, ne sa di politica estera e non solo, è un abile manovratore che conserva incredibilmente un seguito di fedeli non indifferente, anche se in assottigliamento. Cioè, è un bel personaggio per un qualsiasi racconto, insomma.
Bersani no, Bersani è solo una macchietta. Incapace, rancorosa, inascoltabile, pavida. Come abbiamo fatto a sostenerlo per qualche tempo non lo so. All’epoca si aveva qualche punto fermo in più, forse, si era più conformisti.