A volte capita anche ai più prolissi e moraleggianti di non saper più cosa scrivere. Né come concludere brillantemente l’editoriale mattutino sulla novità più significativa (secondo l’editorialista, si intende) del giorno precedente.
Oggi è Berlusconi (che novità) a far da padrone al Buongiorno di Gramellini: ironicamente viene narrata la sua dipartita, in anticipo rispetto alla sicura radiazione, dall’Ordine dei Cavalieri del Lavoro della Repubblica. Non si sa più che soprannome dare al Silvio, e Gramellini confuta varie chances. Poi, non sapendo più che pesci pigliare, si rifugia nell’ironia più in voga del momento, forse la più redditizia, sicuramente già la più stantia: Berlusconi è “il papà di Matteo”.
L’associazione libera risulta alquanto forzata. Triste.
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