Nel tempo storico in cui un Papa ben ci ricorda come Gesù Cristo tutto voleva tranne che “mettere d’accordo tutti”, il Presidente del Consiglio Enrico Letta al #meeting13 di Comunione e Liberazione ci racconta di quanto il “conflitto” brutto e cattivo annebbi il dibattito annegandolo nell’esigenza dello scontro frontale.
Un’ulteriore conferma di quanto Letta debba stare lontano dal Congresso del Pd, se mai si farà: che si impegni pure in questo “governo del servizio e -da oggi- dell’incontro”. Da cui, vicendevolmente, il Pd dovrà presto stare lontano, per non morire una volta per tutte.
L’esigenza di un conflitto sano, competitivo, non violento é la base dell’essere progressisti.
E niente meglio del conflitto dirada le nebbie, anzi le melme, del “volemose bene”, delle mai chiare posizioni, delle “date da destinarsi”. Quelle in cui, se non ve ne siete accorti, siamo da tempo, e da qualche mese in maniera ancora e sempre più paralizzante.
Se il Partito Democratico (e non solo) si appiattirà sul fasullo “incontro” di questa stagione, quello dei poteri che compromettono, e non diventerà alternativa reale, di visione del mondo, necessariamente conflittuale con quella dell’altra parte, sarà meglio che sparisca.
Io, noi, lavoriamo per un’altra prospettiva.