Solo una suggestione.
Nonostante ne sia un consumatore avido, sono consapevole che Facebook stia diventando sempre più pervasivo e – com’è purtroppo naturale che sia – intrinsecamente monopolistico nella sue politiche di espansione ed evoluzione. Le notizie di oggi ne sono solo l’ennesima conferma, e non è necessario spiegare perché questo un giorno potrebbe rivelarsi un problema.
E se un giorno dovessimo tutti trasferisci su un social network basato sulla tecnologia blockchain? Impossibile da hackerare o da censurare, e gestibile senza il bisogno di “terze parti”, o autorità centralizzate che definiscano, tramite il loro algoritmo, quello che vedi o non vedi sulla tua bacheca.
Alcuni eperimenti hanno già preso piede, ma com’è ovvio sono poco agevoli da installare, utilizzare, diffondere. E se si incominciasse a pensare anche agli spazi virtuali, così come a quelli fisici (le piazze, i giardini), come se fossero dei beni pubblici? Tra più di qualche nerd, intendo.
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