Ma che senso ha la performance senza l’accountability? Che senso hanno le scelte quando non contano le conseguenze? Che senso ha essere giovani se da vecchi si può sempre giocare allo stesso modo, con la stessa intatta credibilità? Che senso ha fare del tuo meglio ogni volta che puoi, quando chi ha sbagliato tutto quando ha avuto le sue (numerose) chance può sempre riemergere, commentare, pontificare dopo mesi ed anni, senza soluzione di continuità?
Forse sono diventato troppo anglosassone, ma sono cose che mi fanno cascare le braccia. Non sgridateci se poi pensiamo già alla pensione. Perché tanto è uguale. E francamente, è un po’ umiliante.
P.S. Sì, ce l’ho con Pierluigi Bersani.