Prima che esca qualsiasi dato, vero o finto..
Da un punto di vista prettamente tecnico, di algebra politico-elettorale, la straordinarietà starebbe in una vittoria del SÌ, sostenuto solo da un partito dato al 30%. Non in una del NO, sostenuto dal restante 70%.
Ogni narrazione di “grande impresa”, quindi, da una parte e dall’altra, tenga conto di questo. Che conta, eccome se non conta, data anche la quasi inevitabile personalizzazione della contesa. E questo, ovviamente, senza contare tutta la campagna che abbiamo visto.
Il fronte del SÌ ha scelto una sfida frontale molto ardua, da “uno contro tutti”, e saranno Renzi e il suo gruppo dirigente a pagarne le spese in caso di fallimento. Oddio, non solo loro.. Ma di questo abbiamo già parlato ampiamente.
Mo’, aspettamo.