Fossi Mark Zuckerberg, non mi prenderei l’enorme responsabilità di definire il vero e il falso. Capisco la sua perplessità. Solo che, a quel punto, “liberalizzerei” anche l’algoritmo. Pura neutralità, pluralità random per tutte le bacheche del mondo.
Se avessi a cuore un ambiente virtuale sano, insomma, scoppierei le bolle in cui ho richiuso i miei utenti. Altrimenti, se non me ne fregasse nulla (che è probabile), andrei semplicemente per l’all-in e diventerei l’editore di gran lunga più potente della Terra.
Una strategia a metà sottopone solo a una progressiva decadenza. Per gli utenti di Facebook, e quindi per Facebook stesso.