Dovrei cercare post, parole, articoli, video che ho pubblicato e discusso (con voi) negli ultimi mesi per difendermi da una presa per culo che – ho deciso di ammettere questa debolezza – francamente mi dà ai nervi: quella di portare sfiga. Io, un feticista del dubbio, che non la spara quasi mai, additato di troppa sicumera?
Sì, mi stupisce: ma d’altronde siamo nell’era in cui Donald Trump è stato considerato capace di fare il Presidente degli Stati Uniti d’America. Ho fatto un po’ di campagne in vita mia, e ho prestato un po’ del mio tempo a qualche altra campagna nei miei periodi all’estero – le General Elections in UK nel 2015, l’EU Referendum a giugno, le elezioni di ieri. È una cosa che mi piace fare, che continuerò a fare, che spero di fare per tutta la mia vita, anche se so che non sarà abbastanza per sostentarmi, anche se mi sono trovato sinora quasi sempre dalla parte “sbagliata”. Scherzando, dico che non è esattamente facile di questi tempi stare dalla parte di quegli ultimi scampoli rimasti di civiltà liberaldemocratica occidentale.
Dall’altra parte, sono sinceramente impressionato dall’aver visto passarmi letteralmente davanti agli occhi la Storia con la S maiuscola, negli ultimi cinque mesi. Se la seconda presa barbarica della Capitale d’Italia non è magari un evento così sexy da ricordare – seppur importante, nella provincia dell’impero.. Potrò raccontare di aver visto l’inizio della fine (o forse no) dell’Unione Europea, con la Brexit, e un cambiamento veramente epocale della superpotenza che ha definito e guidato “il mondo libero” negli ultimi settant’anni. Voi? Tié 😀