Il ritorno del Commissario, della figura altera e falsamente neutra, del controllore che non ha bisogno di controllori, del custode dell’ordine fragile ma almeno costituito, della guardia senza colpi di testa, del manager del reale persistente, del prefetto, del questurino, dell’assicuratore di legalità pagato con polizza di potere volatile:
– sporge ancora il fianco al giustizialismo più greve;
– continua a cancellare la politica dalla prima opzione per il cambiamento di qualsiasi verso.
Che tentazione commissariare tutto e tutti.