A loro difesa sventolano l’alibi dell’irresponsabilità della Grecia insolvente. La Grecia, 2% del Pil dell’euro e 3% del debito, non è mai stata un mostro di virtù pubbliche. Lo si sa da sempre. Come si sa che è stata salvata per salvare gli investimenti delle banche tedesche e francesi. Come si sa che, rigore o no, non potrà ripagare i debiti. Se abbandonata al suo destino, affonderà dunque nel marasma più nero. Ma prima o poi, complice l’interdipendenza, quell’atto di incoscienza collettiva ricadrà su euro ed Europa. Non sarebbe meglio una sana Realpolitik, meno costosa per tutti?
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