Oggi il Pd Milano pubblica questa:
In sostanza: il Pd rivende i ticket di Expo a chi si fa la tessera a prezzo dimezzato (25 invece dei teorici 50, che poi in realtà sono anche 32, o 29 per i studenti: c’è un po’ di confusione sotto al cielo a riguardo).
Partono subito feroci critiche, non nuove -le feroci critiche- al Pd di oggi: collusione, favoritismo, spreco di soldi pubblici.
A me, che la cosa in se’ non é sembrata così terribile sin dall’inizio, è venuta la curiosità di chiedere al segretario del Pd di Milano Pietro Bussolati, taggandolo in un post sulla mia bacheca:
Qui una sintesi ordinata della particolare “intervista” a Bussolati:
D: E’ il Pd Milano ad aver trovato o comprato i biglietti EXPO scontati, o EXPO che li ha concessi al Pd? In quest’ultimo caso, li ha concessi anche ad altri partiti?
R: Abbiamo richiesto di diventare rivenditori. Lo può fare qualsiasi partito.
D: E lo sconto viene finanziato dalla quota per l’iscrizione al partito, immagino?
R: No, 50 euro è il costo della tessera più biglietto.
D: E’ uno sconto dato a tutte le associazioni che ne fanno richiesta dunque? Quindi EXPO li vende a 25 e le associazioni li rivendono allo stesso prezzo?
R: Esatto.
D: Ok, ma il biglietto a quanto viene venduto al Pd? E a quanto pare, a qualsiasi associazione ne faccia richiesta?
R: A 20 euro.
D: Quindi il Pd sul biglietto ci ricava 5 euro.
Resta da verificare se effettivamente ogni associazione puo’ richiedere di essere rivenditore dei ticket EXPO.
A tal riguardo, Alessandro Siro Campi parla anche del CRAL Politecnico e Chiara Amélie Meazza afferma, su un altro post: “Il PD è official reseller, cosa possibile per qualsiasi associazione o partito e può rivendere ad un prezzo vantaggioso ai propri iscritti i biglietti di EXPO”.
Una mossa per produrre nuovi tesserati al Pd di Milano? Mi sembra si possa dire che abbiamo potuto ammirare pratiche ben peggiori e deprecabili di “moltiplicazione delle tessere” negli scorsi decenni. E sono tra l’altro dell’opinione che chi non si sente in sintonia con l’odierno Partito Democratico, non vada a tesserarsi per un biglietto scontato all’EXPO: come abbiamo visto, pare ci siano parecchi altri modi per procurarsi un ticket a prezzi ragionevoli.
Criticabile la cresta di 5 euro sul biglietto EXPO pagato 20? Mah.
Personalmente, infine, credo non ci sia nulla di male a favorire la partecipazione ad un evento che teoricamente non é privato, sebbene ospiti dei privati tra i suoi partner, e che anzi é una prova importante per l’Italia come paese in ripresa -speriamo- dinanzi al mondo. Spero che anche altre associazioni si impegnino per un EXPO affollato di persone in carne ed ossa.
P.S. Qui la postilla del Pd di Milano sulla faccenda, pubblicata dopo il mare di critiche: