Qualcuno se la ricorda la spasmodica attesa che precedette ognuno dei tre streaming Pd-M5S?
Quella che anticipò il confronto con Bersani aveva il privilegio di essere la prima, frizzante, tesa, gravida: molti pensavano davvero potesse servire a qualcosa.
Quella prima di Letta aveva il sapore della voglia piddina di vendetta.
Quella prima dello show Renzi-Grillo conteneva in sé l’ansia delle grandi sfide: finalmente, si credeva, due “pezzi grossi” a confronto. Fu imbarazzante, come abbiamo già scritto.
Alle 14.30, oggi, si sono confrontati, dopo una -se si vuole- storica apertura sulla legge elettorale, due delegazioni guidate fidato comandante in capo del M5S Luigi Di Maio e dal vicesegretario Pd Guerini. Ma a quanto pare, la stampa e il pubblico non hanno dato il giusto valore alla notizia.
L’accordo é chiaramente già concluso, e di certo non con i grillini: lo ha detto, Renzi, e così sarà. Da qui parte lo sgonfiamento di interesse nei riguardi dello streaming: Renzi lo ha imposto, la Nazionale di calcio ha malamente aiutato, il poco appeal di chi ne sarà protagonista ci ha messo una pietra tombale. A Grillo dice male: sic transit gloria mundi.
Qualche giorno fa, proprio qui su Mediabias, il sottoscritto criticò il Pd per aver proposto lo streaming: forse, invece, é stata proprio la mossa giusta ad aggiungere l’ultimo tocco di ridicolo a una farsa annunciata di cui non frega niente a nessuno.
P.S. Alla fine é intervenuto anche Renzi allo streaming: l’interesse é sicuramente cresciuto.
Nicolò Scarano
@nicoloscarano