Il paradosso è che l’egemonia mediatica di Beppe Grillo negli ultimi giorni è rappresentata plasticamente da chi ci tiene tantissimo a dirci, nominandolo, che non ne vuole sapere niente, che pensa ad altro.
Ieri, in occasione dello show dell’ex-comico da Bruno Vespa, in quanti hanno scritto che si sono addormentati dopo 5 minuti? In quanti che avrebbero invece visto un film? In quanti che sarebbero usciti? I peggiori di tutti, poi, quelli che ci hanno finanche raccontato cosa avrebbero fatto “piuttosto di vedere Grillo da Vespa”: un narcisismo collettivo ed ipertrofico -neanche capace d’essere autoreferenziale, ma solo Grilloreferenziale- che, abbinato al 23% di share (alle ore 23) registrato da Porta a Porta, sancisce la vittoria definitiva della campagna elettorale (ma “non delle elezioni”, come si scrive bene qui) da parte del leader del M5S.
Nicolò Scarano
@nicoloscarano