Se ci sarà un solo democratico in più, oggi, davanti al Nazareno, di quanti ce ne furono ad Aprile davanti al Capranichetta e a Montecitorio, c’è veramente da incazzarsi.
Testardi, cocciuti, ottusi che non siamo altro.
Preferisco il “divisivismo” alla presa per culo turgida di ideali, l’avventura all’attendismo tattico, l’inesplorato ai vetusti metodi appesantiti dal fallimento.
L’incontro di oggi é discutibilissimo, soprattutto nel merito di quale legge elettorale uscirà fuori (che é l’unico vero problema), ma non assomiglia alla bicamerale di D’Alema né al solito inciucio.
E resta da fare una considerazione importante: una parte irriducibile del popolo del Partito Democratico, trascinata da una fetta di dirigenza retriva e perdente da sempre -quella che ha ottimi motivi a temere ogni alito di cambiamento-, ha una PAURA FOTTUTA di qualsiasi stramaledetta novità (a prescindere dalla qualità del risultato a cui possono portare).
Consiglio loro, in amicizia e con comprensione, di mettersi l’anima pace