Ma perché questi giornalisti italiani sono così piegati?
Voglio dire: non bisogna fare il pelo (o il culo) a tutti per forza, ma almeno far finta di conservare un dignitoso senso critico.
No, eh?
Per la retorica -o chiamiamola narrazione, sennò ci si offende- della semplicità, così in voga, pare che negli scorsi 20 anni gli italiani si siano bombati di libri di diritto costituzionale e macroeconomia sotto l’ombrellone. E che ora si siano beatamente rotti il cazzo di studiare.
Pare.
É avventuroso il popolo italiano. Non col potere -mai sia-, ma nelle leadership che “sceglie”: queste sono, devono essere, consapevolmente e sempre, le “ultime chances” rimaste.
O le “uniche”, fate voi, è uguale.
Amaramente (giuro: amaramente) devo dire che:
quando e se una rivoluzione è in onda su tutte le Tv, o in prima su tutti i giornali, o sulla home di tutta internet.. Beh, la rivoluzione è già finita.
Peccato.
Non ci si ferma lo stesso, mai, sia chiaro.