ho incominciato la domenica leggendo una intervista yeye di quello che dicono sarà un grande statista che rivoluzionerà l’itaglia fatta da un giornalista o forse no di cui vedo la lingua andare giù giù per terra che la sento sbattere sul pavimento e c’è pure la frase che dicono che l’establishment non si fida.
verso la metà stuprano De André e mi metto a piangere per davvero.
poi più tardi di mattina mandano l’intervista di uno con gli occhiali quasipelato che pare ne sappia parecchio e che ci sa fare con il governo quello che toglie e mette le persone anzi i personaggi giusti nei posti giusti e che toglie e mette i soldi giusti dalla parte giusta che dice che è finito un altro ventennio lo sta dicendo davvero ancora un’altra volta.
solo che a me sembra tutto anche più finto di prima e mi metto a piangere per davvero.
poi ritorna quello figo che parla di calvino c’ha i reibban neri va in bici fa le battute i giochi di parole che conosce qualcosa non qualcuno el-shaarawy e balotelli proprio quello che doveva rivoluzionare tutto tutto e dare una svolta libberale e dicono in tv che dopo due mesi che litigano ora va damore e daccordissimo con quello pelato che ci sa fare e che sa mettere i personaggi giusti nelle tasche giuste e i soldi giusti nei posti giusti (o forse era il contrario) e che quindi niente è finita così non c’è bisogno neanche di discutere perché va tutto benissimo non è successo niente di male nessuno è stato tradito nessuno ha magnato alle spalle di nessuno nessuno è stato preso per il culo ci pensiamo noi al massimo facciamo finta di litigare con quello vecchio che sembra giovane che vuole ancora la lotta al neolibberismo alle destre e le sezioni vecchie e l’apparato.
poi mi chiedo se siamo davvero liberi in qualcosa, se nella realtà è davvero tutto così pazzamente così o brutto o bellissimo o se è solo perché qualcuno ce lo sta dicendo con una certa autorevolezza pur senza poterlo toccare con mano.
e mi metto a piangere, per davvero.