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Domeniche DemoCRITICHE

Dagli al KOMUNISTA! (nel Pd, eh)
Tutti sull’attenti e nascondete il pugno chiuso, che nel Pd il terrore anticomunista pare quello americano del ’54.
E vabbe’ che uno dei Grandi Riferimenti é John Kennedy. Ma mica pensavo che nel pacchetto fosse compreso un Joseph McCarthy d’annata (che tra l’altro morì prima dell’elezione di JFK stesso).
Già, perché chi rivendica una pur limitata azione dello Stato in economia é “incomprensibile/poco rassicurante”, chi parla di acqua pubblica é un pericoloso BENICOMUNISTA, chi parla di “meno F35, più scuole” é un “folle comunista nel Pd”.
Nel Pd, pensate! FOLLI COMUNISTI nel Pd, ma che ci stanno a fare? Ma da dove escono ‘sti residui di Guerra Fredda? Ma dove li abbiamo reclutati?
Dico solo: credo che una rivoluzione culturale sia sacrosanta ormai, ma essa non può equivalere a rinnegare origini forti, importanti. Tanto da dire che il liberalismo (senza “socialista/sociale”, né prima né dopo, siam mica matti) é “di sinistra, più sinistra di voi, più sinistra di TUTTI!!”. Hop!
Eh, no, insomma.

Congresso perché no.
Franceschini, che di norma dovrebbe curare i Rapporti con il Parlamento di questo governissimo attivissimoprontissimoefficientissimo, non può però mancare all’appassionante gioco di società più in voga del momento, “Candida QUALCUNO al Congresso del Pd”. E fu così che il tailleur della povera Serracchiani rimase allargato di qualche misura, tanta la trazione del Ministro. Lasciatemela stare, Debora, che deve presidiare il fronte contro il pericolo dei soviet sloveni.
Anche perché poi si rischia che il soviet ce lo ritroviamo in casa, a fare il Segretario: infatti il grande viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, quello di “mio zio delle poste non conosce Rodotà”, é il nuovo (eh.) fulgente candidato di noncapiscopiùqualeareadelPd (bersaniani? giovaniturki? dalemiani? stalinisti? togliattiani?).

Basta poco..
..ad endorsare Renzino. Praticamente, se sei un sindaco o un presidente di qualcosa, e sei del Pd, devi solo pronunciare le parole “Renzi” e “candidato/candidatura” nella stessa frase, evitando possibilmente “risorsa” o “partito” nella stessa. L’ordine logico non conta, il grande giornalista (o il blogger emergente/di successo) lo modulerà per te.
Nel frattempo MATTEO [perché ormai lo chiama così pure il Grande Vecchio Eugenione Scalfari, ossequi (davvero, non pensavo si potessero fare tali acrobazie, giravolte e capriole, da ultra90enne: avrò cura di tenermi in allenamento)], dopo la sua settimanella di silenzio (ogni tanto ci sta), si fa intervistare dai teteschi (a cui promette che andremo mano per mano in giro per l’Europa, sì ciao).
Pare sia sempre un terremoto ogni intervistina del sindaho, ma il leitmotiv é sempre lo stesso. Anzi, diciamo che si dicon proprio sempre le stesse cose, magari con un dosaggio differente (sennò a che servono fior di spin doctor?): “il governo si sbrighi/NO ai piccoli passi” seguito dall’ “io divento segretario del Pd perché voglio cambiare l’Italia, non il partito”. Vabbe’.
Poi l’elemento di ROTTURA: “il segretario FACCIA IL CANDIDATO PREMIER!!”.
Praticamente mesi di pianti, di furor di popolo, di “mi fido di Bersani” per l’agognato cambio di Statuto che lo fece candidare alla premiership.. buttati così. Un peccato, Matte’, la prossima volta ci penserei prima.
ADESSO!!

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