Con l’aiuto del brevissimo commento su Fb di Riccardo Bocca credo di aver capito perché agli italiani piace tanto un arci-italiano, pure terrone, politicamente scorretto, iconoclasta e dissacrante, capace di impersonare – ma solo impersonare, con enorme intelligenza e cultura, sì, cultura – perfettamente il bieco egoismo maschilista del nostro concittadino medio. E il motivo è che l’italiano è autoironico, profondamente. E questa è l’unica dote innata capace di redimerlo dalla sua diffusa mediocrità pressappochista, dal continuo dileggio da parte del resto dei “civilizzati”, dalla rassegnazione endemica che gioca sì a far la depressa, ma in fondo – appunto – gioca e basta. È l’autoironia che ci salva, a noi italiani. E basta. E con questo, su Checco Zalone, ho chiuso davvero. Fino al prossimo film.
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