Distribuisco like a manetta, leggo cose veramente emozionanti (senza ironia), ripercorro mesi iniziati quasi per caso. Per istinto, diciamo: pensare che quei tre giorni a luglio li stavo per passare a sudare a casa. E invece siamo arrivati, fin qui. O meglio, arrivati: domani é una battaglia, a cui ci prepariamo da tanto, e dopodomani inizia la guerra. Democratica e civile, ma rivoluzionaria. Non lasceremo né il Pd né l’Italia in mano a miopia, egoismo, mancanza di fantasia. Piuttosto non andrà esattamente come vogliamo noi, ma non ci arrendiamo: é una promessa. Domani più sentimenti, giuro.
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