Più lo guardo e più m’incazzo.
Cosa c’è di estremista in ciò che dice quest’uomo? Cosa c’è di vetero-fuoridalmondo? Cosa c’è di conservatore?
Cos’è che vuole conservare, Landini? Il genitore che spera che il figlio non voglia studiare? O quello che non potrà accendere il gas senza cassa integrazione quest’autunno?
Ma di che state parlando? Il vero pregiudizio ideologico ce lo avete voi. Che avete chiuso il governo di un paese per 50 anni, per poi consegnarlo ad un buffone, che vi siete appiccicati allo Stato come parassiti, che vi attanagliate alle caviglie di chiunque possa portarvi a mangiare da qualche parte il giorno dopo, che vi riciclate abilmente sembrando sempre nuovi, che cambiate tutto per non cambiare mai un cazzo.
No, Landini non costituirà il suo partitino, e nessuno lo voterà premier, nessuno proporrà un programma di governo sulle istanze della Fiom. O perlomeno: esso non sarebbe mai vincente. Ma l’automatica esclusione – questa sì, pregiudiziale – delle parti sociali che mai si sono viste rappresentate da un qualsiasi discorso di governo in 70 anni di storia, o da un qualsiasi confronto serio e non clientelare con un partito a vocazione maggioritaria, deve finire. Semplicemente perché non ti puoi portar dietro, ancora, un tale problema di rappresentanza. O semplicemente perché non è per niente giusto.
“L’idea che c’è il fenomeno che risolve i problemi l’abbiamo già sperimentata: non risolve niente.”