Alessandro Di Battista ci tiene a farci sapere che non è di sinistra. Non lo è, OVVIO che non lo è, non spaventatevi porca miseria.
E parlando della sinistra -che lui, SIA CHIARO, non è.. cioè, non vi fa parte, maisiafraternizzareconibolscevichicheschifo- parla di “chi dà pacche sulle spalle degli operai per poi andare a cena con Briatore”, di quelli che “parlano di ridistribuzione della ricchezza e poi non votano l’ineleggibilita’ di Berlusconi, IPOCRITI” e.. così via, insomma. Parla del PD in sostanza, o di sua gran parte (poi ci mette in mezzo SEL perché vabbe’, si sa che il minestrone, -soprattutto quando non fa abbastanza caldo- ti dà più sicurezza, più vigore, ti fa sentire a casa e molto meno solo).
Alessandro Di Battista NON E’ DI SINISTRA, ci tiene a dirlo, OH.
Ma Alessandro Di Battista mi sa che di sinistra non ne sa molto, non ne ha mai vista, e -forse è questo che più di non andare a cena con Briatore non può proprio farlo essere di sinistra, CHE SCHIFO RIPETO- non ha neanche la forza di immaginarla, la sinistra.
(saputo ciò, però, andatevi a vedere il suo post con elogio di Chavez, Correa, Ortega, Kirchner e Morales in bella vista sul blog di Grillo:http://www.beppegrillo.it/2012/09/il_dubbio_e_rivoluzionario.html)
Grande Dibbattì.