Certe volte devi aprire la tua mente, scoperchiarla, fartici anche male, più di quanto qualunque droga potrebbe fare. Facciamo questo volo pindarico e giochiamo un po’ con l’assurdo dunque, é l’unica cosa che ci rimane oltre alle convulsioni e alle probabilmente tristi conclusioni.
Mettiamo che il Partito Democratico, nella persona di Pierluigi Bersani, si veda “costretto” a questo accordo -volete chiamallo ‘nciucio, chiamatelo ‘nciucio!- col Popolo della Libertà, nella persona di Silvio Berlusconi.
Sorprendentemente -manco troppo, data la risaputa povertà di intenti realmente politici di quest’ultimo- Bersani riesce a strappare ‘sto miracolo di accordo: tutti gli 8 punti realizzati (TUTTI, dalla riforma della politica al lavoro all’energia allo ius soli), in cambio della salvezza del Caro Leader da ogni giudizio terreno (ricordate che sto parlando per assurdo), dell’abolizione IMU (con restituzione parziale ma sostanziosa della suddetta, tié), di qualche altra proposta pazzerella, ma in fondo marginale, dei berluscones.
Parte un aggiustamento a lunghissimo termine dell’economia, una riforma (certo diversa da una pentastellata) della politica, l’Europa viene rassicurata e -con un mix fra il celodurismo berlusconiano e il buonismo europeista bersanprodiano- “messa al guinzaglio” in maniera importante per smetterla con quest’austerity brutta e cattiva (qualche illuminato del PD riesce addirittura a proporre -solo a proporre, per carità- CHIARAMENTE un’unione bancaria e politica da unire a quella monetaria).
Il tutto sembra decente, dignitoso, mediamente funzionante, l’Italia -assurdo, incredibile, inatteso- riparte, seppur con lentezza.
Ora vi chiedo: su cosa -e quasi unicamente-, di tutto ció, sarebbe secondo voi concentrato il dibattito della stampa italiana tutta?
E inoltre: a cosa griderebbe Beppe “tuttiacasa” Grillo e Marco Trav(enellocchio)aglio?
P.S. Ecco, no. No, non voglio un governo PD-PDL, no. Sto solo giocando con l’assurdo.